Sapete cosa vuol dire in dialetto genovese questa frase? Letteralmente è il nome del vento che soffia lungo i viottoli che portano verso il mare, quel vento che può essere brezza quando vuole, o tormenta quando è arrabbiato!
Il titolo, e la canzone che descrive sono del maestro Fabrizio De Andrè, ed è scritta e cantata totalmente in dialetto genovese. Credetemi è incomprensibile, ma benchè non si capiscano le parole, è qualcosa di meraviglioso, d'altronde anche le canzoni in Inglese non le capiamo, ma ci piacciono comunque!
Devo dire che quando Marco mi convinse ad accostarmi a Faber, l'ho fatto con riluttanza, credo di averlo reputato sempre noioso, ed ho cominciato ad ascoltare le sua canzoni, cantate da altri cantanti, e poi, quando ho cominciato a sentirle cantate da lui, è stato un amore folgorante, e allora, ti accorgi che i Ligabue, Vasco Rossi, Zucchero, e tutti gli altri, non sono nulla al confronto, o meglio, sono musica leggera, nel vero senso della parola.
Comunque, sto divagando da ciò che era il concetto di partenza, ovvero che questa canzone mi trasmette determinate emozioni, e ricollegandomi a quel che diceva Francesco nel suo ultimo post, vi dirò cosa mi trasmette.
PACE
Si, esatto, pace, serenità, immagini di un posto che non ho visto mai, ma è come se ci fossi nato, posso sentire il vento sulla faccia, e le voci dei pescatori, insomma credo che mi arrivi un messaggio particolare, diretto al cuore, un messaggio d'amore, di un figlio di Genova, che dovunque sia stato, in vacanza, al lavoro, in turnè, o sequestrato su una montagna, non ha mai smesso di pensare alla città che l'ha visto nascere e che gli ha regalato il proprio talento, e io la dedico alla mia città e a voi tutti che leggete....
CREUZA DE MA'
Umbre de muri muri de mainé
dunde ne vegnì duve l'è ch'ané
da 'n scitu duve a l'ûn-a a se mustra nûa
e a neutte a n'à puntou u cutellu ä gua
e a muntä l'àse gh'é restou Diu
u Diàu l'é in çë e u s'è gh'è faetu u nìu
ne sciurtìmmu da u mä pe sciugà e osse da u Dria
e a funtan-a di cumbi 'nta cä de pria
E 'nt'a cä de pria chi ghe saià
int'à cä du Dria che u nu l'è mainà
gente de Lûgan facce da mandillä
qui che du luassu preferiscian l'ä
figge de famiggia udù de bun
che ti peu ammiàle senza u gundun
E a 'ste panse veue cose ghe daià
cose da beive, cose da mangiä
frittûa de pigneu giancu de Purtufin
çervelle de bae 'nt'u meximu vin
lasagne da fiddià ai quattru tucchi
paciûgu in aegruduse de lévre de cuppi
E 'nt'a barca du vin ghe naveghiemu 'nsc'i scheuggi
emigranti du rìe cu'i cioi 'nt'i euggi
finché u matin crescià da puéilu rechéugge
frè di ganeuffeni e dè figge
bacan d'a corda marsa d'aegua e de sä
che a ne liga e a ne porta 'nte 'na creuza de mä
MULATTIERA DI MARE
Ombre di facce facce di marinai
da dove venite dov’è che andate
da un posto dove la luna si mostra nuda
e la notte ci ha puntato il coltello alla gola
e a montare l’asino c’è rimasto Dio
il Diavolo è in cielo e ci si è fatto il nido
usciamo dal mare per asciugare le ossa dell’Andrea
alla fontana dei colombi nella casa di pietra
E nella casa di pietra chi ci sarà
nella casa dell’Andrea che non è marinaio
gente di Lugano facce da tagliaborse
quelli che della spigola preferiscono l’ala
ragazze di famiglia, odore di buono
che puoi guardarle senza preservativo
E a queste pance vuote cosa gli darà
cose da bere, cose da mangiare
frittura di pesciolini, bianco di Portofino
cervelli di agnello nello stesso vino
lasagne da tagliare ai quattro sughi
pasticcio in agrodolce di lepre di tegole
E nella barca del vino ci navigheremo sugli scogli
emigranti della risata con i chiodi negli occhi
finché il mattino crescerà da poterlo raccogliere
fratello dei garofani e delle ragazze
padrone della corda marcia d’acqua e di sale
che ci lega e ci porta in una mulattiera di mare
5 comments:
Con De Andrè andiamo a toccare "lì dove vivono gli dei",posso dire che il buon Faber non può essere usato come parametro di paragone con gli altri cantanti o cantautori!
La musica di Vasco,Ligabue e Zucchero non sarà ricercatissima e carica di contenuti,però fà piacere ascoltarli!
Pensa che ho passato la settimana a lavoro ascoltando solo Buoni o Cattivi live nel mio ipod,certo che saltavo le ultime,ma molte altre le riascoltavo in loop.
La musica è bella ascoltarla,pensa ci sono giorni che mi da gusto anche ascoltare Tupac,certo non mi da i brividi e le emozioni che mi può dare Faber,però li ascolti!
Un giorno scelsi De Andrè.
Vecchi vinili su un tavolo, polverosi e profumati di tempo trascorso.
Eccitato dalla possibilità di prenderne uno scelsi.
Led Zeppelin, Deep Purple, Bob Seger...poi, De Andrè: live con la PFM.
Ricordai che qualcuno mi aveva spiegato che Lui era importante per la musica (italiana), Loro per un certo rock e che insieme avevano realizzato un tour, tra i più belli della storia della musica italiana.
Non ho mai ringraziato mio padre per avermi convinto a prenderlo.
.................mbhè non proprio tutta la musica,ad esempio a piccolissime dosi la cover band di ieri sera.......mio dio che agonia.........vero Frà?!
Pe,tu avrai goduto come un asino ma a me sann sfaciulat ippall!!!!
Marco ma hai intenzione seriamente di procurare a Peppe il best of dei Toto!!!???no eh...
Oh! Ma lo sapete che vi dico? Non capite un cazzo! State giocando con i miei sentimenti, perciò......I CANT STOP LOVING YOU, TIME PASSES QIUCKLY, E CHANCES ARE FEW!
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