Thursday, October 17, 2013

OGGI TORNO A SCRIVERE...

oggi torno a scrivere.
 In barba a quelli che il loro blog lo chiudono.
In barba a quelli che il mio blog non lo leggono.
In barba a quelli che il mio blog lo leggono.
In barba a quelli che dicono di non leggere il mio blog e poi lo leggono.
In barba a quelli che mi vogliono male.
 In barba a quelli che dicono di volermi bene ed invece mi vogliono male.
Insomma in barba a tente cose tranne che a me. A me che tiro avanti, e riscopro che la mia vita non è tirare avanti, ma vivere. E soprattutto vivere felici.
Si cazzo! Io sono felice.
 In barba a tutto quello che mi è accaduto nella vita, alle gravi perdite, a quelle che pensavo fossero gravi mentre in realtà sono state una liberazione.
In barba alla crisi, ai pochi soldi ed ai sacrifici. Perchè il trucco è guardare davanti al proprio naso, negli occhi di chi ami, ma soprattutto che ti ama veramente.
 In barba a chi ti ha detto per tantissimo tempo di amarti e poi quando più avevi bisogno di lei, ti ha voltato le spalle!
Ma va bene così, è così che si cresce e si cresce davvero. Ed ora mi sento pronto, maturo, per affrontare le avversità che ancora la vita mi porrà davanti, e sono pronto proprio perchè finalmente, per la prima volta nella mia vita sono felice. E di questo ringrazio la mia amata, e anche un pochino me.
Lo auguro a tutti.......e si......

lo auguro anche a voi.

Thursday, May 23, 2013

PER NON DIMENTICARE...



Dopo 21 anni, dopo enormi sacrifici, dopo la morte di eroi che hanno avuto nel cuore la forza di ribellarsi e di cambiare la rotta di questo paese, avverto un senso di sconfitta, perchè purtroppo non è cambiato nulla.
Falcone, Borsellino, o Peppino, e tanti altri, a cosa è servito il vostro sacrificio? Perchè rimaniamo inermi anche davanti a vite perse?
Cambiamo questo paese, ma non con le cazzate dette da magnaccia e comici in parlamento, cxambiamo davvero!

CONTRO TUTTE LE MAFIE!

Thursday, May 09, 2013

ERA UNA NOTTE BUIA DELLO STATO ITALIANO, QUELLA DEL 9 MAGGIO 78




Prendo in prestito le parole dei Modena City Ramblers per denunciare qualcosa di gravissimo. La canzone da cui cito, si intitola "i cento passi", come l'omonimo film di Marco Tullio Giordana. Il film e la canzone narrano la storia di una persona. Un uomo comune. Un uomo come tanti. Anzi no, un uomo come pochi.
Un uomo che purtroppo ha avuto la sfortuna di morire, lo stesso giorno in cui morì Aldo Moro. Quello di Moro è un delitto che ha riscritto la storia del nostro paese.
La vita e le idee di Moro sono state incisive per gli italiani, anche se per breve tempo.
Ma la vita di Peppino chi la ricorda?
La lotta di Peppino chi la ricorda?
La tenacia di Peppino, il coraggio di Peppino, le scelte, e le conseguenze che queste poi maturarono per Peppino, chi le ricorda?
Non posso dire sicuramente nessuno, ma altresì posso dire che in pochi lo facciamo. Lottare con la mafia, denunciare la mafia ed uno dei suoi più sanguinari boss, non è da tutti.....ma era da Peppino. Un uomo tanto esile e piccino, da essere un gigante di forza e coraggio!
Io lo stimo davvero, avere rinunciato a tutto, compresa la vita, per i propri principi ed ideali, è da eroi! Ed io amo, adoro gli eroi, quelli di carta, colorati che appaiono nei fumetti. Ma è davvero ,molto più semplice e bello amare quelli veri, di carne ed ossa come Peppino Impastato, o Giovanni Falcone, o Paolo Borsellino, ma anche Roberto saviano e tanti altri. Coloro che hanno messo in secondo piano perfino la loro vita per un idea, per la giustizia, per il bene....questi sono i veri eroi, e tutto il paese dovrebbe ricordare la loro morte, o meglio ancora la loro vita, per far in modo che il loro sacrificio non venga mai dimenticato.

PEPPINO E' VIVO E LOTTA INSIEME A NOI

Thursday, April 25, 2013

LIBERTA'

Oggi non sappiamo più cosa significa questa parola, cosa ci ha insegnato nel corso degli anni tramite i nostri padri, i nostri nonni. Oggi vediamo dei manichini impettiti deporre corone alla memoria di chi ha combattuto. I nostri nonni ci hanno raccontato la loro lotta contro i fascisti ed i nazisti. Ma noi, cosa racconteremo ai nostri figli, ai nostri nipoti?
È vergognoso pensare di dover raccontare di tangenti, di uccisioni politiche, di governi inesistenti, del delitto Moro e della caduta di Craxi. Cosa possiamo raccontare loro di cui rendergli orgogliosi come io lo sono di mio nonno! Per tanti ormai questa giornata non ha più alcun significato, è soltanto un occasione in più per le ferie o i ponti al lavoro....ma chi ci crede veramente come me?
Io vi regalo questa, da una canzone partigiana...

"l'alpino ha una penna, il bersagliere ne ha cento, il partigiano non ne ha nessuna ma sta sui monti a guerreggiar. Quando viene giù la neve, la tormenta dell'inverno, venisse giù anche l'inferno, lui rimane la sui monti a guerreggiar!"

Saturday, April 13, 2013

LA PRIMAVERA BUSSA ALLA MATTINA.....

listen: "fegato spappolato" Vasco Rossi



Sabato mattina, fuori c'è il sole, la natura, e gli uccelli cinguettano manco fosse primavera.....ma aspetta un attimo! E' primavera!

Ma allora posso uscire, fare una passeggiata, magari al mare, è primavera!

No no, aspè, potrei fare un giro in bici, e pedalare agevolmente con la mia musica nelle orecchie, è primavera!

Anzi no, potrei fare un giro al parco, respirare aria buone e profumo di resina di pini, è primavera!

No no, la migliore, mi piazzo fuori al balcone di casa mia, al sole e leggo i miei fumetti, è primavera!

E invece no, qualche Dio cattivo e feroce ha decretato che devo fare le pulizie di casa! Sono una filippina, ho ribaltato tutta casa, ora brilla che sembra quella delle pubblicità di viacal....ma a quale prezzo?....perchè hai fatto il mondo così triste Dio?

Sunday, April 07, 2013

SLOW LIFE

Quanto ce lo concediamo? Quante volte ci fermiamo per guardarci intorno? Davvero troppo poche credo. Ecco, dovremmo concederci un po' più tempo per rallentare. Purtroppo la vita è come una tratta di autostrada, dove la cineticità ci tratteggia la via in maniera triangolare, nascondendoci la bellezza del paesaggio che ci scorre accanto dal finestrino. Oggi credo di aver rallentato, e mi sono concesso uno sguardo fuori. Anche andando in macchina, ho mantenuto una velocità blanda, proprio perchè volevo vedere la campagna intorno a me. Ho visto la rigogliosità del verde nei campi, dei piccoli fiori gialli e lilla, che conferivano al panorama le cromie dei quadri di Vangog. Ho visto nettamente la vita di un paese, sempre uguale ma inevitabilmente sempre diversa, fatta di riti: il giornale, la pasta all'uovo ed il caffè al bar, i battesimi e la messa, oppure la passeggiata lungo il corso fino in piazza. Mi sono concesso una chiacchierata con mia Madre, e mai come oggi quella foto sulla lapide mi ha fatto male, mai come oggi mi è mancata la sua voce squillante e la sua risata. Ho gustato con estrema lentezza il mio caffè, il mio zucchero di canna e la mia acqua mentre sfogliavo il giornale e le notizie mi scorrevano sotto gli occhi. E poi che dire della musica in macchina e di quella che sto ascoltando adesso? La meraviglia dei ravioli fatti in casa da Rita, e la chiacchierata con mio Padre!
Dovremmo per quanto possibile, rallentare e guardare, scoprire e godere di ogni piccola cosa o sfumatura. Ad esempio ieri con Ra e Mirko, si parlava e ci si meravigliava di come le giornate si stiano allungando. Questa è una consuetudine che ci accompagna da trentacinque anni ormai, ma ieri, come dei bambini ci siamo ritrovati a stupirci di un fenomeno fenomenale che la natura ci regala dall'alba dei tempi. Rallentiamo.....osserviamo e meravigliamoci di quel che scorgiamo tra le linee di velocitá della nostra autostrada. Viviamo amici miei, viviamo.

Friday, April 05, 2013

ACTARUS

Il 4 aprile 1978, andava in onda in Italia la prima puntata di Goldrake, questo è un mio piccolo omaggio.

Conobbi Actarus che ero un ragazzo.
Mi è sempre sembrato un tipo strano, uno a cui importa poco di tutto e tutti. Sempre solitario, sempre più legato ai suoi cavalli che agli uomini, sempre da solo seduto sotto una quercia a suonare la sua malinconica chitarra. Sapete, uno di quei tipi che ....se cascasse il mondo, io mi sposto e continuo per la mia strada, al contrario degli altri membri della fattoria di Rigel.
E poi, Venusia innamorata di lui, lo si vedeva da un miglio lontani, anche se lei nagava ferocemente. E Mizar, che pendeva sempre dalle sue labbra, ma si sa, i ragazzini subiscono molto spesso il fascino dei tenebrosi. Soltanto io ero così diffidente verso di lui? Persino il dottor Procton, suo padre, aveva quasi un timore reverenziale verso di lui....ma chi era questo Actarus? Inutile dire che l'ho provocato di proposito più di una volta, ma lui non ha mai reagito, anzi, ha incassato perfino qualche pugno da me, ma non è servit
o a nulla.

Io mi trovavo al centro spaziale per i miei studi, una sorta di tirocinio, d'altronde avevo dato prova di capire l'argomento spazio/alieni. L'occasione si presento un giorno, anzi meglio, una notte. Ero intenzionato a scoprire cosa nascondesse quel ragazzo misterioso....così distaccato, quasi alieno? In fondo non somigliava neanche a suo padre! Insomma Lo seguii, e nella radura dietro la fattoria lo vidi, in piedi immobile come una statua di sale, scrutare il cielo e guardare la luna piena in maniera davvero sospetta. In realtà quella luna mise l'inquietudine anche a me, non l'avevo mai vista così grande, ma soprattutto mai tinta da un rosso così intenso, sembrava fosse bagnata di sangue!La disparazione si stagliò sul volto di Actarus, cosa accadeva? Perchè ebbe quella reazione? "NO! Questa volta non ve lo permetterò!" disse " non mi porterete di nuovo via tutto!" Io non capivo, con chi poteva avercela? Mentre me ne tornavo a letto immerso in questi pensieri, era ormai l'alba, e l'allarme del centro spaziale si intromise tra me e la strada da fare....Corsi già in uniforme, e salii sul mio T.F.O. mentre Proctor mi richiamava dalla radio, e sul mio radar apparii qualcosa, avevano una strana formazione, totalmente randomica, e sembravano davvero mezzi venuti fuori dalla mia fantasia, erano ufo.
Cercai di stabilire un contatto, ma l'unica risposta che ebbi fu il loro attacco, il mio non era un mezzo da combattimento come il mobile suit che pilotai precedentemente, per cui l'unica mossa in mio potere era quella di evitare i loro attacchi e di attirarli il più lontano possibile dal centro e dalla fattoria. Mi vidi perduto quando tra i loro laser, un ufo ben più grande si stagliò sul mio orizzonte, e mentre pensavo a come cercare di sfuggirgli, questo cambiò la sua forma in un orribile mostro rettiliforme! D'un tratto vidi il sole spegnersi su di me e dei rotori fatti di lame lacerare e distruggere i minidischi, raggi laser come fulmini disintegrarne altri, e poi si manifestò ai miei occhi......il più grande disco volante che potevano contenere i miei occhi. Ma c'era qualcosa di particolare in quel mezzo enorme, sembrava che nel disco fosse incastonato un enorme robot. Non emetteva suoni o rumori, sembrava quasi fosse immobile, mentre impercettibilmente ingaggiava battaglia con il mostro robotico. Cercava di tenergli testa in tutti i modi, finchè con voce metallica il nuovo ufo gridò "Goldrake, avanti!"la fusoliera che gremiva il busto del robot si aprì, lasciando uscire un corpo d'acciaio di 30 metri, che si scagliò contro il mostro urlandogli "Questa volta non vi permetterò di distruggere anche questo pianeta, vi fermerò! Alabarda spaziale!" E da gli alloggiamenti sulle sue spalle, le due lame incastonate si di esse si trasformarono in un enorme alabarda che il guerriero d'acciaio impugnava a due mani! Lottò tenacemente con il mostro e lo sconfisse grazie ad un raggio laser che scaturì dalle grandi corna gialle , ma per me non era finita, l'ultima formazione di minidischi rimasti mi era alle calcagna e venni colpito dai loro laser. Cominciai ad avvitarmi avvicinandomi inesorabilmente al suolo, quando l'enorme mano del robot mi afferrò, e con l'altra distruggeva i moscerini che gli davano fastidio, fu allora che li vidi. Scrutando nella cabina di pilotaggio incastonata nella bocca del robot, c'era lui, con un uniforme da guerriero alieno, con un casco che celava il suo viso, ma lasciava spazio all'altezza degli occhi, ed essi io vidi.....avevo già visto quegli occhi tristi e consapevoli, duri e dolci allo stesso tempo. Gli occhi di chi ha vissuto su di se guerra distruzione e morte, gli occhi di chi ha il coraggio ora, di porsi tra il male e gli innocenti da difendere, quelli erano gli occhi di Actarus!

Da allora combattiamo una guerra senza quartiere contro gli invasori della nebulosa di Andromeda, gli abitanti della stella Vega. Aiuto Actarus con il mio spacer 2, e niente può fermarci finchè lottiamo uniti con lo scopo di difendere il pianeta terra. Actarus non può e non vuole perdere la sua casa su questa terra, dopo aver perso la sua natale stella Fleed, perciò combatte e combattiamo per la libertà, per la sopravvivenza!

Così conobbi Actarus, dimenticavo, io sono Koji Cabuto, o se preferite Alcoor.

Monday, February 25, 2013

Non so se sperare che il "movimento 5 stelle" prenda più voti del PD o no....certo è che spero prenda più voti del cazzo di PdL....
La maggior parte degli italiani crede che votare per i grillini possa cambiare l'Italia. Ció potrebbe avvenire solo se la totalità degli italiani fosse d'accordo. Ma poi penso; questo paese non riesce ad avere un intento comune se non per tifare la nazionale ai mondiali o agli europei...come puó votare all'unisono per un nuovo rivoluzionario partito?
Certo, il movimento di Grillo sarà l'ago della bilancia, potrebbe determinare con un insolita alleanza le sorti del paese....ma i rivoluzionari non si schierano mai con nessuno se non con se stessi. Ed allora, cosa rimarrà di questo paese, chi cercherà di risollevarlo, o chi, spremendo le ultime mammelle della vacca magra cercherà di ingrassare beatamente?....

Sunday, February 24, 2013

PERCHE' IO SO' IO......

 A dieci anni dalla scomparsa, voglio omaggiare il grande Albertone, con una delle frasi che più lo contraddistinguono, tratta dal film di Monicelli "Il Marchese Del Grillo"







Ciao Albè....

Wednesday, February 20, 2013

PER TENEBRAS AD LUCEM

l'autore Alessandro Cortese in uno dei suoi seminari
Poco più di un anno fa davanti al negozio di fumetti da cui mi rifornisco, affrontai un discorso molto particolare con un mio caro amico. Alessandro quel pomeriggio mi disse...."Peppino, sto scrivendo un romanzo davvero controverso" io lo guardai con interesse tendendo l'orecchio a ciò che stava per dirmi..."quel che sto scrivendo probabilmente mi aprirà le porte dell'inferno, mi aspetto la scomunica dal Papa!" Il mio sguardo a quel punto mutò dall'interesse alla preoccupazione, aggiunse poi..." sto scrivendo un romanzo, il cui protagonista è Lucifero....il Diavolo!"
Allora pensai...cosa c'è da scrivere di nuovo su questa figura? Sia ben chiaro, ho sempre avuto fiducia nelle doti di Alessandro, ma ero altresì convinto che non ci fosse più nulla di nuovo da scrivere su Lucifero.
Oggi con infinito orgoglio posso dire che MI SBAGLIAVO! Dopo "Eden" mi ero già ricreduto, ma con l'arrivo di "Ad Lucem" ormai percorro la strada della redenzione. Ci tengo a precisare che si tratta di un romanzo, di un opera di fantasia che trae ispirazione da scritti antichi come la Bibbia, e tante altre pubblicazioni religiose e non.
Insomma, a causa degli impegni di lavoro, della vita domestica e di tutte le problematiche della vita moderna, ho letto il secondo volume su Lucifero in tre lunghissimi giorni (per me) divorando pagina su pagina. Dopo la caduta, l'Angelo della luce, avvolto in una nuova consapevolezza di se stesso, comincia un vero e proprio cammino verso una sola ed unica meta....la conoscenza. Quella conoscenza che Yahweh nega ai suoi figli, quella conoscenza che potrebbe portare alla morte o ad un destino peggiore. Nell'abisso in cui viene gettato, Lucifero fa la conoscenza di alcuni personaggi che volutamente o inconsapevolmente lo porteranno alla sua meta. Raggiuntala Lucifero non si accontenterà di questo....ma punterà direttamente al cielo....ad Eden, tornerà alla casa del Padre a chiedere spiegazioni? A muover guerra? Oppure a?.......non dirò nulla di più, il libro va letto, divorato annusato...vissuto.

I personaggi che Alessandro Cortese descrive, vivono di vita propria, sono tridimensionali, reali....anche coloro che ricoprono un ruolo più o meno marginale. Dagli uomini, agli Angeli, alle donne, Eva e Lilith, figure simili ma diametralmente opposte, remissiva ed obbediente l'una, ribelle e mai doma l'altra, che dominano la scena con un impeto unico. Ho amato da subito le ambientazioni descritte da Alessandro nei suoi libri, immagini che mi appartengono, da lettore di fumetti e giocatore di ruolo quale sono. Il modo in cui descrive le scene, i dialoghi che i personaggi hanno, portano dentro tanto di quel che Alessandro ha letto e visto, dato che ogni scena ha un tiro ed un taglio totalmente cinematografico, che rende possibile la totale focalizzazzione di ciò che accade. E poi....Lucifero è davvero così cattivo?.....ed il Padre di tutto è davvero così buono e misericordioso? E gli Angeli sono davvero esseri così ricchi di virtude e conoscenza?
Non lo dirò.....dovrete leggere per sapere!
Credo che la cosa migliore che si possa dire del modo di scrivere di Alessandro sia freschezza, le sue parole sono come una ventata di brezza estiva, originali, moderne ed antiche al tempo stesso. Nel suo romanzo oltre alla Bibbia possiamo trovere citazioni dalla divina commedia di Dante Alighieri, o dell'arte della guerra di Sun Tzu, al manifesto del teatro contemporaneo eliocentrico di Rolando Macrini, fino al teatro di Pirandello. Fino alla filosofia di Nietzsche e Zarathustra....insomma, una vasta cultura scritta orientata a trecentosessanta gradi. Io personalmente non vedo l'ora di poter leggre la conclusione di questa storia unica ed avvincente, fatta di colpi di scena e macchinazioni machiavelliche, di una lotta mentale e spirituale innalzata ai massimi livelli.

Se mai vorreste leggere un solo libro quest'anno....fate che sia questo!


Ringrazio il mio amico Alessandro per cio che ha scritto e scriverà, ringrazio Arpanet che pubblica le sue opere, e spero che in tanti possiate conoscerlo sulle sue pagine scritte, o personalmente ai suoi seminari ricchi di conoscenza ed ironia, perchè è davvero un ragazzo speciale.....

leggete "perdute genti" leggete.

Sunday, January 27, 2013

PER RICORDARE



La memoria spesso abbandona gli uomini, li rende ciechi. Il benessere ci porta a creare una patina di polvere sulla nostra storia, non quella personale, ma quella collettiva. I ricordi sbiadiscono come quelle immagini in bianco e nero.
Fanno male quei fotogrammi, fanno male quelle storie....fanno male quelle vite spezzate.
Le vite sottratte a quegli innocenti, uomini donne e bambini....tanti, troppi bambini!
Quanta vergogna, quanta angoscia, eppure la gente dimentica. Come potrà l'uomo vivere senza ammazzare un suo fratello, eppure erano a milioni in  polvere li nel vento...









   

Vi prego, non dimenticate, non lasciate sbiadire la memoria degli uomini, non dimenticate gli innocenti morti per la brama di sangue degli uomini.....lasciate posare il vento....