Tuesday, January 27, 2009

PER NON DIMENTICARE



Oggi è stata una giornata piuttosto movimentata per me, sveglia presto, in giro tutta la mattinata poi al lavoro, fino alle 22:00. E' da poco che sono a casa e finalmente posso sedermi davanti al mio Mac, e ricordare che oggi è una giornata ben più importante di quella ordinaria di Giuseppe, molto più tragica e ancora viva nei nostri occhi, ma talmente tanto sovraesposta, che nella maggior parte di noi, quasi scompare, e ci dimentica, oggi si ricorda una tragica pagina dell'umanità, ben più traumatica dello tzunami e dell'11 settembre insieme, oggi, l'umanità intera, ricorda la "Shoah" o meglio, l'olocausto nazista.
Più di sessanta anni fa, delle bestie sterminarono milioni di individui innocenti, uomini donne, vecchi e bambini, per una dimostrazione di forza, per determinare la supremazia di una razza su tutte, per distruggere diversità e minoranze, per cancellare chi non è standardizzato ed uguale, per tutto e per niente, per capriccio e orgoglio di un qualcosa che non ha ne capo e ne coda.
Ma ciò che fa più rabbia, è la presunzione di alcuni uomini, che pretende di cancellare un tragico evento come questo, semplicemente dicendo che tutto è stato esagerato, o addirittura che nulla di ciò è mai esistito......è davvero vergognoso, e allora contro queste basse forme di vita è giusto ricordare, è giusto non dimenticare e tramandare, è giusto lottare e vincere! Affinchè le anime di chi ha sofferto e non c'è più, possano riposare in pace.




A tal proposito mi sembra doverosso citare le splendide parole di Francesco Guccini, che tante volte mi hanno fatto commuovere intonate dalle voci dei Nomadi, a voi....

Auschwitz (la canzone del bambino nel vento)

Son morto con altri cento, son morto ch' ero bambino,
passato per il camino e adesso sono nel vento e adesso sono nel vento....

Ad Auschwitz c'era la neve, il fumo saliva lento
nel freddo giorno d' inverno e adesso sono nel vento, adesso sono nel vento...

Ad Auschwitz tante persone, ma un solo grande silenzio:
è strano non riesco ancora a sorridere qui nel vento, a sorridere qui nel vento...

Io chiedo come può un uomo uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento, in polvere qui nel vento...

Ancora tuona il cannone, ancora non è contento
di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento e ancora ci porta il vento...

Io chiedo quando sarà che l' uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà...

Io chiedo quando sarà che l' uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà e il vento si poserà...


Per non dimenticare

2 comments:

Marco Dale said...

"LA MALEDIZIONE DEGLI UOMINI E' CHE ESSI DIMENTICANO"

Marco Dale said...

"Se comprendere è impossbile conoscere è necessario" è una frase di Primo Levi che continua a girarmi nella testa!