Thursday, October 27, 2011

Arrivederci Sic....ci mancherai....

Saturday, October 22, 2011

Partiamo dal presupposto che la morte di un individuo non è mai bella, ma credo che bisogna distinguere da morte a morte. Purtroppo la casualità del destino è determinante e beffarda, perciò se un individuo perde la vita in un incidente stradale, o un incidente sul lavoro, possiamo condannare oltre che se stesso per la sua sbadataggine, il destino  che ha posto tutte le condizioni affinchè ciò possa avvenire.
Ma se l'individuo in questione è un genocida dittatore islamico, che ha arrecato danno alla povera gente del suo paese in maniera dispotica ed ha ucciso in maniera indiscriminata....allora la questione è nettamente differente!
Naturalmente sto parlando del colonnello libico Gheddafi.
Pensate, i nostri giornali (faziosi e di parte) Hanno detto che quando il libico è stato ritrovato e ferito dai ribelli, egli abbia intimato a colui che lo ha catturato di non sparare perchè lui non gli aveva fatto nulla di male.....UNO STRACAZZO DI DITTATORE SANGUINARIO GLI DICE:" NON SPARARMI....CHE COSA TI HO FATTO?".....
E' incredibile a mio avviso. Fossi stato con il guerrigliero, avrei lasciato il fucile e lo avrei annientato con le mie mani! E' palese che presto termineranno le naturali indagini che l'ONU ha aperto su questo caso, perliamoci chiaramente, un dittatore in meno su questa misera palla di fango fa più che piacere.
Spero ora che l'arrivo tempestivo di una democrazia mai avuta non faccia più male che bene, come è successo dopo il crollo di qualunque regime, il nostro compreso, e chiaramente ne paghiamo oggi lo scotto grazie al nano malefico.
D'altronde anche Fidel Castro disse: "Quando rovesci un regime dittatoriale, devi per forza di cose instaurarne un altro, e farlo scemare leggermente nel tempo, altrimenti la nuova democrazia portata collasserà su se stessa"....evviva Fidel evviva Cuba!

Chi mai sentirà la mancanza di uno stronzo come  Gheddafi?.....Oddio, magari qualcuno la sentirà....ora a quale emiro Silvietto farà piazzare le sue tende nel parco di Villa Borghese, a chi bacerà le mani? No no, oltre ai nostri mafiosi intendo.....a chi?
Come disse uno famoso.....lo scopriremo solo vivendo....

Friday, October 14, 2011

IL RITO DEL CAFFE'

listen: "na tazzulell e cafè" PINO DANIELE

Ok, un attimo che mi sistemo e accendo la mia musica. Questo è un mio piccolo rito, sistemarmi alla tastiera, e ascoltare musica mentre posto.
Ma la mia vita, la nostra vita è fatta di piccoli riti, che ormai applichiamo senza neanche accorgercene. Uno di questi, per me fondamentale, sta nel dedicarmi una piccola dolce coccola, che consiste nel godermi un buon caffè prima di andare al lavoro.
In questo caso si parla di caffè espresso, quello da bar per intenderci.....non che quello fatto con la moka non mi piaccia, ma il caffè espresso all'italiana....diciamocelo, anzi dicetevelo....è tutta un altra cosa.
Comunque, senza divagare; mi piace uscire di casa per andare al lavoro leggermente in anticipo, per fermarmi al solito bar che trovo sulla strada. La barista che ormai mi conosce, dato che mi fermo li da parecchio tempo, appena mi vede prepara subito il mio caffè ristretto e la mia acqua frizzante.
Io entro e saluto, preparando la mia bustina di zucchero di canna. Mi piace guardare quei granelli grezzi che scendono lentamente nel caffè nero, e poi il tintinnio del cucchiaino che sbatte nella tazzina mentre la canna si scioglie....
E poi...il primo sorso, il primo assaggio, che è un po' come il primo bacio, da quello capirai quanto saranno belli ed importanti tutti gli altri che seguiranno.....un buon caffè lo senti dal profumo della tostatura che si esalta mescolata all'acqua, un aroma che ti rapisce ti cattura, e poi segue il gusto e mentre sorseggi la bevanda il suo profumo continua ad inebriarti.
Secondo me bisogna lasciare poi nella tazzina un po' di caffe, per evitare di bere anche quel poco di posa che si crea sul fondo. La seguente mossa per me è bere l'acqua. In verità tanti mi dicono di non bere dopo perchè sparisce l'aroma di caffè, che poi in realtà non è così, però mi piace cercare di cancellare le tracce di caffè nella mia bocca. Perchè il piacere di aver bevuto quella delizia deve rimanere nei pochi attimi precedenti in cui il tutto è stao consumato e poi banalmente perchè mi piace bere un bicchiere d'acqua dopo!
Insomma che sia arabica, che sia sud america, che sia di pozzuoli il caffè è un piacere....se non è buonoche pèiacere è?

Monday, October 10, 2011

L'INVERO E' TORNATO L'ESTATE E' FINITA.....

Gran Sasso che parli con le stelle
....la morte e la vita non cambiano mai direbbero i Nomadi.
Che poi alla fine è vero, si può ritardare una settimana....due....ma la danza delle stagioni è così, prima o poi ci chiedono di ballare.
Certo è triste passare del sole ed il caldo, alla totale desolazione invernale, che poi per noi marinai, è davvero terribile. Il mare d'inverno (come direbbe Ruggeri) penso sia l'emblema della desolazione. La spiaggia deserta, le barchette arenate sulla secca, il vento che sferza la sabbia e increspa le onde. Ma mi chiedo....non è poi più bello così il mare? Nella sua infinita potenza?
Sto divagando....ma stamattina con un sole spento quasi, è stato strano guardare il Gran Sasso già pieno di neve....con le sue cime bianche...ed un po' di neve è scesa anche dentro me.
il mare d'inverno è un concetto che il pensiero non considera
Ma questo non vuol dire che non sia anche un po' piacevole....l'inverno poi è altresì bello da vivere....starsene in casa al caldo, davanti ad un film...sotto ad un plaid con la persona amata.
E allora bentornato inverno, fatto di maglioni di calda lana, di castagne arrosto e vino novello, di odore di muschio e legna sparso nelle campagne.....di vita che si rinnova.
Insomma questo è il valzer delle stagioni, un rinnovarsi di riti e tradizioni, un rinnovarsi di fiati di vita...."l'estate è finita l'inverno è alle porte la vita e la morte rimangono uguali....la vita e la morte rimangono uguali...."

Thursday, October 06, 2011

UNA MELA TRISTE...

...E' quella che oggi mi fa l'occhiolino dal mio computer, dal mio lettore musicale o dal mio telefono. Certo, perchè ieri, se n'è andato colui che ha creato la mela.
No! Non Dio, ma per tanti quasi....
Purtroppo ieri ci ha lasciato Steve Jobs, creatore di Apple, suo padre e mente, e non commetto un eresia se dico che oggi il mondo è più povero. Certo è vero che tanti non hanno in gran considerazione il lavoro che Steve nel corso degli anni ha compiuto, ma d'altronde il mondo oggi è bello anche perchè non tutti abbiamo le stesse opinioni, le stesse idee.
Ed è proprio di idee che si parla, lui la sua è riuscito a portarla avanti fino a ieri, lottando, spesso vincendo, ma anche perdendo. Ma perdere ci rende più ricchi, più forti, e secondo me lui era fortissimo. Cosa si prova a rendere reale il proprio sogno?
Questa sarebbe l'unica domanda che avrei voluto
porgergli. Insomma, credo che persone come Steve Jobs siano davvero rare, e allora auguro a lui, e a quelli come lui che non ci sono più ma che hanno lasciato una netta traccia nella nostra vita di tutti i giorni, di stare meglio nel luogo in cui si trovano ora.
La mela è morta.....viva la mela...