Friday, April 25, 2008

25 APRILE.....UNA DATA DA NON DIMENTICARE

Salve a tutti, è ormai inutile dire quanto importante sia per noi italiani questa data, ma sempre e comunque, c'è qualcuno che non la ricorda come dovrebbe, o ancora peggio non la conosce affatto.
E' indecente che un ragazzo che sta per conseguire la maturità, non sappia che il 25 di Aprile, si festeggia la data di liberazione dell'Italia, dal dominio del NAZI-FASCISMO!
Ora vi chiedo.....secondo voi, ci siamo liberati davvero?
Bella domanda.....soprattutto perchè non so rispondervi neanche io! Comunque oggi ho passato una splendida giornata insieme ai miei amici di sempre Marco e Mariagrazia, e la loro famiglia, in quel di Civitella Casanova, splendido paesino arroccato sui monti pescaresi.
Inevitabile, giocando a pallone fuori, con gli occhi rivolti al monte Voltigno, non pensare se più di sessanta anni or sono, uomini coraggiosi, facenti di necessità virtù, si ritirarono su quel maestoso monte, pronti a dare battaglia per la loro libertà, e per la loro amata patria, alle orde di oppressori che infestavano la nostra casa. Quante immagini la fantasia mi riportava alla mente, ma che atroce morsa al cuore, questo mi ricordava che spesso le immagini che mi riportava la mente, in realtà da tanti uomini e donne, invece, sono state vissute realmente.
Partigiani accusati dalla classe politica di oggi, di non aver mai avuto la loro patria nel cuore!

CHE ATROCE BESTEMMIA!!!!!

E allora in questo istante, il mio pensiero, ed il mio saluto, corrono a quei partigiani come GERMANO NICOLINI, che ancora oggi ci raccontano cosa realmente è accaduto in quei tristi giorni, e un immenso grazie, va ad eroi come i TROILO, della BRIGATA MAIELLA, che purtroppo con noi non sono più, e per omaggiarli tutti, prendo in prestito per questo giorno così solenne, i versi di una splendida canzone, cantata dai Modene City Ramblers, Cisco, ed Errico Greppi, cantante della Bandabardò, che si intitola.............

I RIBELLI DELLE MONTAGNA


(Sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti. Antonio Gramsci, Scritti Giovanili.
Sono Pinotti Avio nome di battaglia ATOS)

Dalle belle città date al nemico
fuggiammo via su per le aride montagne
cercando libertà tra rupe a rupe
contro la schiavitù del suol tradito

lasciammo case, scuole ed officine
mutammo in caserme le vecchie cascine
armammo le mani di bombe e mitraglia
temprammo cuori e muscoli in battaglia

Siamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella fede che ci accompagna
sarà la legge dell'avvenir

Siamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella legge che ci accompagna
sarà la fede dell'avvenir

La giustizia è la nostra disciplina
libertà è l'idea che ci avvicina
rosso sangue è il color della bandiera
partigiani dalla folta ardente schiera

sulle strade dal nemico assediate
lasciammo talvolta le carni straziate
sentimmo l'ardore per la grande riscossa
sentimmo l'amor per patria nostra

Siamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella fede che ci accompagna
sarà la legge dell'avvenir

Siamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella legge che ci accompagna
sarà la fede dell'avvenir

Siamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella fede che ci accompagna
sarà la legge dell'avvenir

Siamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella legge che ci accompagna
sarà la fede dell'avvenir

Siamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella fede che ci accompagna
sarà la legge dell'avvenir

(Io raccomando a voi che siete studenti
quando raggiungete un posto di responsabilità nella società
fate in modo di lavorare per la pace)


Grazie a tutti i combattenti per la resistenza!

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