Wednesday, January 13, 2010

MAGNETO TESTAMENT


Da qualche tempo a questa parte, insieme a "Spider Man Noir", Il teramanissimo Carmine Di Giandomenico, insieme allo scrittore Greg Pak, hanno dato vita, ad una delle più belle opere, secondo il mio parere, che la Marvel abbia prodotto negli ultimi tempi, appunto, "Magneto Testament".
Quest'opera, è una sorta di prequel nella vita del più temibile avversario degli X-Men, un uomo tormentato dai troppi fantasmi del suo passato oscuro, fatto di antieroismo e redenzione, più volte rinnegata a causa della cattiveria degli uomini, che in questa meravigliosa storia a fumetti, colpisce noi lettori come una putrella di ferro scagliataci addosso da velocissime onde magnetiche!
Sia ben chiaro, questo non è un fumetto di super eroi, e nella mia classifica di gradimento, va a collocarsi di fianco a "Yossel" di Joe Kubert, in quanto ad intensità, crudezza della realtà, e splendore grafico.
Il tutto nasce da un idea dello scrittore X per eccellenza, Chris Claremont, che in una delle storie degli anni 70/80 degli uomini X, rinarra le origini del Villain, dichiarando che Erik Magnus Lensher, sia stato prigioniero del campo di concentramento nazista di Auschwitz, diventando per salvarsi dall'eccidio, un "sondercommando" ovvero coloro che gasavano gli ebrei nei forni crematori, fino a che grazie al bombardamento degli americani, riesce a fuggire con l'amata Magda, futura madre di Scarelt e Quicksilver.



Da questi pochi elementi,Greg Pak imbastisce una storia davvero efficace, cruda, piena e vigorosa, sull'infanzia di Max, questo in realtà il vero nome di Magneto, e la sua famiglia, ebrea, e costretta alla fuga fino alla cattura. In 96 pagine, si intuisce in pochissime occasioni quali siano i poteri sovrannaturali del giovane Max, quel che irrompe, è la volontà e lo spirito di sopravvivenza di un ragazzo schiacciato dalla vita e dagli oppressori, fino alla conquista della libertà!
Cosa aggiungere sul lavoro di Carmine? Ma direi proprio nulla! Le sue tavole parlano da sole, fatte di matite estremamente particolareggiate e precise, senza mai diventare pesanti, mezze tinte uniche, che riescono a rendere il tempo in cui tutto si svolge, la crudeltà degli uomini resa attraverso gli sguardi dei crucchi, e la volontà di sopravvivere attraverso i lividi di Max, che nonostante tutto lotta con tutto se stesso!
Insomma, per cominciare bene questo 2010, cari lettori, Marvel e non, dovreste leggere e divorare questa splendida opera, che incorona un giovane disegnatore abruzzesissimo, come uno tra i migliori del panorama fumettistico mondiale e poi, per i cenni storici e gli ottimi rimandi a fatti realmente avvenuti, come il bombardamento degli alleati, o la notte dei cristalli di Varsavia, insomma, una perla da avere, fidatevi di me!

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