L'altro giorno tornando a casa dal lavoro,in macchina,ho cominciato a cercare tra i cd che avevo a portata di mano,e,sfogliando sfogliando ho trovato un cd,anzi in verità ne sono due.Era da tempo che non li ascoltavo,non ricordavo neanche di averli in macchina,l'album in questione è una raccolta di IVAN GRAZIANI.Teramano di nascita,vagabondo di professione,ma poeta nell'animo.
Riascoltando quei brani,sono rimasto ancora più affascinato dalla sua figura,dai messaggi trasmessi nelle sue canzoni.Virtuoso della chitarra(agli esordi chitarrista di Francesco De Gregori) e della parola,col suo canto da cherubino riesce a toccare le corde più profonde del mio animo,genio incompreso e deriso.
Ricordo ancora il suo ultimo Sanremo,dove si esibì con "maledette malelingue".Poco prima di lasciare per sempre il grande palco della vita,canzonato da un Pippo Baudo caduto nel ridicolo,solo perchè estroso nei modi e nell'abbigliamento,Ivan,istrionico e solare,spesso scomodo,ma mai maleducato,insomma un artista con la A maiuscola.Sono stati a colpirmi,ad ammaliarmi non i grandi successi come "Firenze canzone triste"o"Lugano addio",o "il chitarrista",o "ballata per quattro stagioni"ma canzoni quasi sconosciute,o per lo meno per me,come "Gransasso","signora bionda dei ciliegi"o"fuoco sulla collina",o la meravigliosa "canzone per Susy".L'ho ascoltata tre volte di seguito come fa marco di solito,ne sono innamorato,come sempre più lo sono di lui,e mi pento di non averlo conosciuto,apprezzato prima.
La sua musica riusciva ad accompagnare ogni tematica da lui raccontata,come la guerra,i sogni,sesso e amore,vita quotidiana,città da lui visitate e amate,ma soprattutto le persone più che i personaggi.Sempre presenti in ogni suo testo,un uomo davvero unico.Il mio saluto va a te,in questa sera fredda,prima di addormentarmi,penserò e canterò dentro di me ancora un po'le tue canzoni.Grazie amico mio,ultimo vero menestrello,cantastorie della bellezza e semplicità della vita da te tanto amata..........ciao grande Ivan.....