Tuesday, February 24, 2009

IN BARBA ALLE AMERICANATE......ROMANZO CRIMINALE




Devo dire davvero di essere rimasto piacevolmente sorpreso, ho cominciato a vedere questa serie tutta italiana, con un po' di timore ed i piedi di piombo, un po' per non rovinarmi l'idea che avevo del film, che mi era davvero piaciuto tanto, e un po' perchè a noi italiani queste cose non riescono granchè bene......e con piacere dico, cazzo mi sbegliavo su tutto.
Non sono un tipo che si appassiona alle visioni seriali, ma alcune hanno davvero catturato la mia attenzione, forse non riesco ad amarle per via della visione a puntate, ed è per questo che alcune serie come LOST, le ho viste tutte d'un fiato, serie complete visionate in pochi giorni, ho fatto così anche per ROMANZO CRIMINALE......che storia! E' fantastico!
Certo non dico (ma solo per scaramanzia) che sia meglio del film, anche perchè con il cast di attori della pellicola, c'è veramente da competere, ma i ragazzi semi sconosciuti della serie, hanno dato davvero filo da torcere ai vari Accorsi, Favino e Santamaria, anche per il semplice fatto che con una serie intera, hai la possibilità di approfondire le storie di ogni singolo protagonista.
Ieri ho terminato le 12 puntate che compongono la prima serie, con un finale al cardiopalma che ti lascia con l'amaro in bocca, e che ti fa supplicare di poter vedere subito la nuova serie! Devo ammettere che mi ha preso come e forse più di lost, e che ora devo continuare a vedere le gesta della banda della magliana, certo, poichè i fatti ed i personaggi sono liberamente tratti dai crimini e dall'organizzazzione della suddetta banda, in una maniera molto molto romanzata, d'altronde il titolo lo spiega perfettamente, oltre alla bravura degli attori, è d'obbligo citare anche il regista Stefano Sollima, che coadiuvato da Michele Placido, regista del film originale, si sono ispirati al libro con lo stesso titolo del giudice Giancarlo De Cataldo.

Roma, nei primi anni settanta, un gruppo di ragazzi, che fino al rapimento del Barone Rosellini, avevano vissuto di piccoli espedienti, decidono di fondare la più grande "batteria" criminale della capitale, cosa mai vista, unificati tutti sotto un unico cartello criminale, comandando in breve tempo tutto il traffico di droga romano, su una scia di sangue e crimini, il "Libanese" con il "Freddo" ed il "Dandi" si impadroniscono di Roma! A cercare di mettere loro il bastone tra le ruote vi è il Commissario Scialoja, poliziotto defesso e progressista,ma naturalmente ogni mossa ha la sua reazione, fino a che persino i servizi segreti italiani vengono chiamati a partecipare a questo gioco criminale, deviando e minando la basi della banda. Il tutto mosso nell'Italia dei terribili anni di piombo.

Il cast:


Francesco Montanari, IL LIBANESE.
Capo della banda, cinico, spietato e violento, stanco della misera condizione che lo lega alla sua vita, deciso a diventare il più grande criminale della capitale, "l'Ottavo Re di Roma" combattuto tra il dominio della sua criminalità, e l'amore per la madre, che non vuole veder diventare suo figlio un criminale, spietato sì, ma sempre fedele ai suoi amici Dandi e Freddo.


Vinicio Marchioni, IL FREDDO.
Pronto ad entrare nella più grande batteria criminale di Roma, vede nel Libanese quello che può trasforamare questa utopia in realtà. A volte in controtendenza nei metodi, ma mai nella finalità, al contrario degli altri il Freddo uccide solo se costretto, duro con lo sguardo gelido, ma in fondo buono, è combattuto tra l'amore per Roberta, giovane ragazza borghese estranea al suo mondo, e l'amicizia e le attività del Libanese il Dandi e la banda.


Alessandro Roja, IL DANDI.
Forse il meno criminale di tutti all'apparenza, ma risoluto nel momento del bisogno, cerca di sporcarsi il meno possibile le mani, ma non perchè incapace o timoroso, semplicemente perchè è un esteta, e sporcarsi sarebbe poco chic. Perde la testa per una prostituta d'alto borgo, e a volte abdica al suo dovere, per poter passare più tempo possibile con lei, ma se il Libanese chiama lui risponde prontamente.


Marco Bocci, IL COMMISSARIO SCIALOJA.
Indegerrimo, ligio al dovere, unico progressista in un sistema conservatore, forse anche troppo, arriva alla banda quasi per caso, con un pizzico di fortuna, molte intuizioni e troppo coraggio, è sempre mezzo passo indietro alla banda, e quando sembra che ci sia arrivato, con un colpo di coda i criminali la fanno sempre franca....ma lui non molla!


Daniela Virgilio, PATRIZIA.
Squillo di lusso, entra per caso nella vita di dandi, per non uscirne più suo malgrado, ma non perchè ne sia innamorata, semplicemente perchè si ritrova nel mezzo delle attività della banda. Bellissima e fredda come un ice berg, ma anche il suo cuore conosce il modo di sciogliersi, e lo sa bene anche il commissario Scialoja, che intreccia con lei una relazione davvero pericolosa per entrambi.

Ultima protagonista, ma non per questo fanalino di coda, una Roma immobile e stupenda, che merita davvero l'appellativo di città eterna, dai quartieri bene, a quelli popolari, e poi, Stefano Sollima ci delizia ogni volta che comincia una puntata con una canzone, o meglio la hit del momento in cui il tutto si svolge, dalla disco, a Franco Califano, alla melodica baglioniana, insomma tutto viene reso protagonista din affresco dove nulla può essere tralasciato.
se posso avere l'ardire di permettermi, per chi adora il poliziesco vero, o anche il nostro impareggiabile polizziottesco all'italiana, ma in chiave rivista e corretta, questo fa per voi.....ma nache se non è nel vostro genere, vi consiglio di vederlo.

3 comments:

Marco Dale said...

UNA SERIE UNICA CON DEGLI ATTORI MERAVIGLIOSI!!!!

Raffaella said...

Ho amato il film, ho letto tante critiche positive su questa serie, ma dove cavolo la trasmettono?

Marco Dale said...

Sky......però.............volendo si può vedere!!!