Wednesday, March 04, 2009

EVOLUZIONE O INVOLUZIONE?


Certo bisogna dire che il mondo del lavoro non è semplice da gestire, nè dalla parte dei padroni, nè dalla parte degli schiavi....ops scusate, degli "operai". Certo è anche, che lo è ancor meno in un periodo di crisi e recessione come questo, ma i diritti sono diritti, ed in quanto tali vanno anche rispettati, soprattutto se gli operai svolgono i propri doveri,
E' di qualche giorno fa la notizia, che chi lavora nei trasporti pubblici, non può più scioperare, altrimenti creerebbe disagio a chi usufruisce dei mezzi pubblici, oltre al conseguente intralcio da manifestazione, come in Cina dunque, dove si esprime la volontà di fare sciopero, e con una fascia al braccio per mostrare l'adesione, e quindi non percependo lo stipendio per quelle ore non lavorate, ma comunque continuando a lavorare. la domandanasce spontanea, a quando la propensione ad inserire questo nuovo modo di scioperare in tutte le categorie?

PRIMO DUBBIO.

oggi, nella mia fabbrica si è sparsa una brutta voce, ovvero che coloro che sono in possesso della patente per poter usufruire dei carrelli trasportatori, volgarmente chiamati muletti, devono ripetere gli esami, ed in più sono tenuti ad eseguire un test tossicologico, tradotto in esame delle urine, allo scopo di determinare un eventuale dipendenza da sostanze illecite, doping? No, sostanze stupefacenti ed alcol? Sì!
In più a campione verranno estratti degli oiperai che comunque effettueranno il test.

SECONDO DUBBIO.

Tutto ciò è lecito? Non so, ma io penso di no, altrimenti tutte le belle leggi sulla privacy vanno a farsi fottere! Insomma, io operaio, non sono più libero di potere bere un bicchiere di vino a tavola mentre mangio, oppure se mi va, anche se potrei non essere d'accordo, non si potrebbe più fumare una cannetta tra amici? Insomma, oltre a sapere tutto di me, la mia azienda deve anche dirmi come vivere il mio tempo libero e non? Premettendo che non ho nulla da nascondere, visto che sono poco più di astemio, e non ho mai fumato in vita mia neanche una sigaretta, credo che si stia davvero invadendo la privacy non solo di un operaio, ma anche di un singolo cittadino, che potrebbe ritrovarsi di colpo senza un lavoro, visto che quandunque il test risultasse positivo, lo stesso rischierebbe il licenziamento in tronco!
Ci manca soltanto che il capofabbrica vada girando facendo l'etilometro a chi porta il carrello a mano!
Credo proprio che il mio amico Marco abbia ragione, dicendo che ci stanno trattando come pezzi di carne atti soltanto a produrre lavoro, facendoci lentamente rinunciare alla nostra parte umana, rendendoci degli automi! E' lampante che questa è una manovra per liberarsi da quelle persone che l'azienda non tollera, licenziandole liberamente grazie a questo escamotage. addirittura mi diceva sempre Marco, che nella fabbrica dove lui lavora, è stato stilato il decalogo del perfetto operaio, dove sul posto di lavoro è VIETATO BERE ( e d'estate come si fa? devo stramazzare al suolo per la sete?)
VIETATO PARLARE (ovvero dovrei avere lo sguardo vacuo posto nel nulla cosmico Per otto interminabili ore) ma soprattutto sul posto di lavororè VIETATO RIDERE! Ma ci rendiamo conto? Vietato ridere! Ma state scherzando? A quando i rastrellamenti, il numero di matricola tatuato sulla pelle, e le camere a gas al posto delle docce?



MA ANDATE A CAGARE FASCISTI!

9 comments:

Marco Dale said...

Si questo è un vero e proprio regime!!!
Molte persone parlano senza sapere quello che dicono,non si rendono conto di cosa sia diventato il nostro paese in mano alla combricola del fascimprenditore!!!!

Anonymous said...

Non mi piace affatto livellarmi impreditrice,soprattutto perchè troppo spesso è l'appellativo con cui clessifico il nano.
Operaia a 360° nel mio negozio vi assicuro che provo pena per tutte le ditte a largo spettro che, non sono in grado di valorizzare i propri operai.
Forza lavoro adatta a qualificare un'azienda con la qualita' non del prodotto ma delle persone che coscenziosamente creano il risultato!!!! Il prodotto e' fatto da macchine mosse da uomini!!!!!

Anonymous said...

scusa, sopra ho risposto io !!!! :-) Mariagrazia

Cecco Angiolieri said...

INVOLUZIONE AMICO!!! E ' SOLO INVOLUZIONE!!!!

Anonymous said...

mmmmhhh... a me è capitato un dipendente che fa uso di sostanze stupefacenti....e tutt'ora in malattia da mesi... tanto pago io...sono imprenditore.

Marco Dale said...

x Arcadi:VERAMENTE PAGA L'INPS,FINO A 3 GIORNI DI MALATTIA PAGA LA DITTA O L'IMPRENDITORE, e per di più I LAVORATORI ASSUNTI A TEMPO INDETERMINATO DI CUI VIENE ACCERTATO LO STATO DI TOSSICODIPENDENZA HANNO DIRITTO ALLA CONSERVAZIONE DEL POSTO DI LAVORO PER IL TEMPO NECESSARIO ALL'ESECUZIONE DEL TRATTAMENTO RIABILITATIVO E ,COMUNQUE,PER UN PERIODO NON SUPERIORE A 3 ANNI!
E permettimi di dirti che il tuo commento a questo post E' COME LU FURMAGG SOPRA ALLU BRUDETT DI PESC!!!

Cecco Angiolieri said...

?????? Arcadi veramente fuori luogo le tue precisazioni da "imprenditore" forzista!!!!!

Anonymous said...

non mi sono spiegato bene, nel senso che, la persona in oggetto fa 5 giorni di malattia, torna, fa altri 4 giorni di malattia, torna, sta una settimana, fa 3 giorni di malattia. L'inps paga dopo 3 giorni. Costui, fa in modo sempre di appiopparmi i 3 giorni e basta. Imprenditore "forzista" in alcuni casi si, ma solo verso quei dipendenti che non hanno capito che la cassa è una sola. Se si lavora insieme a me, o destra, o sinistra (tanto sempre interculer ce lo mettono) la barca va avanti... altrimenti....

Anonymous said...

dimenticavo, l'operaio in questione, si è fatto sgamare mentre fumava una canna durante l'orario di lavoro. Peppe che conosce il mio lavoro sa bene che se ci fosse stato un controllo, io avrei chiuso bottega. come non volergli bene a costui????