Sunday, March 02, 2008

PERCHE' SANREMO E' SANREMO!



Anche per questo anno, la più importante gara canora italiana è giunta al termine, naturalmente con vincitori e vinti.
E ancor più naturalmente, c'è a chi è piaciuto, e c'è a chi non è piaciuto, io non sapendo dove collocarmi, diciamo che mi sistemo nel mezzo.
Partiamo dal principio....la chermesse, come è quasi consuetudine, viene affidata a Pippo Baudo, inossidabile "pennellone" della tv italica, che forse anche con un po' di esagerazione, si accolla il peso di fare oltre che da conduttore, anche il direttore artistico, decidendo cantanti e canzoni ammesse.
Ora, sono indubbie le sue capacità di show man, ma forse bisognerebbe dare il compito di scegliere gli artisti in gara, da gente che di musica vive.
Azzeccata sicuramente la co-conduzione di Piero Chiambretti, irriverente e a briglia sciolta come sempre.
Delle due ragazze c'è davvero da dire poco, visto il ruolo marginale che hanno avuto, al contrario di una Michelle hunzicker straripante, che l'anno precedente ci ha travolti tutti.
Ora, quel che penso è questo: per una competizione come questa, ci vuole la crema della musica italiana attuale, e mi dispiace per loro, ma Toto Cutugno, e LIttle Tony purtroppo non fanno parte di questa categoria, alcuni avrebbero bisogno di svecchiarsi, e portare una ventata di novità, o meglio, nuove sonorità nel loro genere di musica, e mi sto riferendo ad Amedeo Minghi, grande artista e professore di musica. Riguardo a ciò faccio un esempio su uno degli ospiti che ci sono stati durante le cinque serate, immaginate cosa farebbe oggi Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti, se fosse rimasto fermo a Give me five oh ryde!
Alcuni altri, dovrebbero trovare la propria strada, e recidere il cordone ombellicale che li tiene legati alle loro madri, o nel caso specifico di Anna Tatangelo a suo padre, ertistico e non , perchè Gigi potrebbe davvero essere suo padre!
Alcuni ancora dovrebbero capire che per cantare ci vuole la voce, e non basta recitare un testo, come fa Fabrizio Moro.
Altri ancora dovrebbero smetter di vivere all'ombra del fratello, e di spacciare un accenno di tamurriata, per pizzica salentina o taranta, come Eugenio Bennato.
Altri ancora, dovrebbero prima imparare a conoscere loro stessi prima di pensare a scrivere canzoni quasi insensate, e magari mettere ordine nella loro testa, come Tricarico e la Bertè.
E poi, ci sono finalmente alcuni, pochi, che hanno capito, magari anche se poco ma hanno capito, cosa sia una gara canora, come Mietta, Mario Venuti, Gianluca Grignani, Max Gazzè, e più di tutti ancora Jo Di Tonno e Lola Ponce, che hanno meritatamente vinto la competizione, con un ottimo brano di Gianna Nannini, ma soprattutto con una ancor più grande interpretazione.
A proposito, il pezzo più fresco, e che diventerà a parer mio il tormentone dell'estate, è Il Solito Sesso di Max Gazzè!

Comunque ancora complimenti a Jo e Lola, soprattutto perchè lui Pescarese D.O.C. e lei gran bella voce e ragazza argentina!
Concludo dicendo che ho visto di questo Festival solo la puntata finale, e ho perso forse la migliore che è stata quella in cui insieme ai big, cantavano deglim ospiti, e Grignani, ha dimostrato di capire la musica, facendo valorizzare il suo già buon brano, dalla musica dei NOMADI, e dalla voce di Danilo Sacco loro front man, e per chi vorebbe capire cosa"una musica può fare", riveda quel che al termine del brano ha detto Gianluca Grignani.........
......SEMPRE NOMADI!

2 comments:

Marco Dale said...

Condivido tutto,ma sai però che la canzone di Mario Venuti è veramente bella!!??

Anonymous said...

Guarda, credo che insieme a quella di Max Gazzè sia candidata a diventare il tormentone dell'estate