Sunday, July 09, 2006

UNA FAVOLA DA RACCONTARE

Caro Augusto, 11/6/06


come va?Sai,questa per me è una cosa insolita,raramente scrivo una lettera,e quando mi decido a farlo è per dire qualcosa di importante e profondo.Quindi in questo momento non posso fare a meno di dirti quel che sento.
"Scrivere una lettera non è una cosa facile"..........Con questa bella frase comincia la canzone che i tuoi ragazzi hanno presentato al Festival di San Remo,e con la quale avrebbero dovuto vincerlo,non solo per quello che "dove si va" ci spiega,in pochi minuti di ascolto,ma anche per l'esecuzione impeccabile del brano..........E invece ha vinto la filastrocca di un piccione seduto su un cornicione,ma questa è un altra storia.
Infatti con questa mia volevo dirti che stasera ho visto il concerto dei tuoi ragazzi,ed era davvero da tanto tempo che non ne vedevo uno,e forse per questo o forse perchè è stato il più bello a cui ho assistito sta di fatto che ho provato un emozione unica,irripetibile anzi straordinaria!
Ma sicuramente questo lo sai già,perchè come ogni volta eri presente insieme a noi.Ho ascoltato canzoni fantastiche,tese a raccontare storie di personaggi così veri da sembrare quasi inventati,o mirate a raccontare storie di vita vissuta.Il tutto realizzato con una miscela di parole e musica perfette per mandare una folla in delirio.Che spettacolo!E se penso che gran parte delle canzoni cantate dai NOMADI ti appartengono mi viene da chiederti..........ma quante storie ci hai regalato?quante sensazioni,quante emozioni hai trasmesso con le tue can zoni,e a quante persone?
Ho cantato quasi tutte le canzoni interpretate da Danilo e Massimo a squarcia gola,ma alcune ho dovuto ascoltarle in rigoroso silenzio,tante le ho cantate saltando e battendo le mani...........Una invece a occhi chiusi,perchè è una canzone speciale che ogni volta mi fa commuovere,cantata da Danilo e Cico,e suonata soltanto dalle loro due chitarre.
E ad occhi chiusi con quelle strofe nelle orecchie, dentro mi chiedevo quale vena poetica possedevi quando hai scritto CAMMINA CAMMINA?
Al termine del brano un signore dietro di me ti ha ringraziato con commozzione.Ma c'è stata una canzone che amo e che sempre Cico e Danilo dopo tanto tanto tempo mi hanno regalato.
Una canzone che si può cantare e apprezzare soltanto se lo si fa con il pugno sinistro alzato al cielo,solo così si può vivere appieno PRIMAVERA DI PRAGA!E credimi il mio pugno,stretto quasi a farmi male spiccava più in alto di tutti gli altri.Dio che serata!L'ho vissuta con i miei più cari amici,e insieme a tutta la tribù nomade,che esiste grazie a te e a quei raagzzi che vivono sopra e dietro il palco,e che come sempre ti hanno ringraziato in chiusura di concerto con un inno alla vita,anzi,il nostro inno alla vita,al nostro IO VAGABONDO.
Purtroppo non ho avuto occasione di conoscerti di persona Augusto e invidio sanamente chi lo ha fatto,ma ho imparato a conoscerti tramite le tue canzoni e per questo non smetterò mai di ringraziare il mio amico Marcoe,in questi anni vissuti da nomade,sei diventato parte integrante della mia famiglia,parte integrante di me.Insieme a tutti i tuoi ragazzi hai guadagnato con la tua arte un posto d'onore al banchetto dei bardi immortali.Quei menestrelli che con la semplicità delle parole e lo strimpellare di una chitarra sono stati capaci di regalare sogni ad ognuno di noi.
Se avessi visto con quanta passione i tuoi NOMADI hanno suonato e cantato,se avessi visto con quanto orgoglio sono stati diretti da "mastro" Beppe Carletti,e avessi visto la maestria unica di Sergio Reggioli e Daniele Campani,se avessi visto la bravura di Cico e Massimo,o l'ardore trascinante di Danilo,di loro tutti e di noi tutti al di là del palco.........Che favola da raccontare!
Ma sono sicuro che da dove sei ora ci hai visti tutti.Devi essere orgoglioso di loro!
Ora devo lasciarti,ho ancora nelle orecchie e nel cuore la grande musica dei nomadi!
SA
aluta Dante per me,per noi,ci risentiamo nei miei sogni.........
ciao.......Giuseppe


Sempre NOMADI

1 comment:

Vale said...

Un saluto!
mi hai fatto tornare ai tempi in cui amavo da morire i nomadi!
ora rimane l'affetto, quello vero!