l'autore Alessandro Cortese in uno dei suoi seminari |
Allora pensai...cosa c'è da scrivere di nuovo su questa figura? Sia ben chiaro, ho sempre avuto fiducia nelle doti di Alessandro, ma ero altresì convinto che non ci fosse più nulla di nuovo da scrivere su Lucifero.
Oggi con infinito orgoglio posso dire che MI SBAGLIAVO! Dopo "Eden" mi ero già ricreduto, ma con l'arrivo di "Ad Lucem" ormai percorro la strada della redenzione. Ci tengo a precisare che si tratta di un romanzo, di un opera di fantasia che trae ispirazione da scritti antichi come la Bibbia, e tante altre pubblicazioni religiose e non.
Insomma, a causa degli impegni di lavoro, della vita domestica e di tutte le problematiche della vita moderna, ho letto il secondo volume su Lucifero in tre lunghissimi giorni (per me) divorando pagina su pagina. Dopo la caduta, l'Angelo della luce, avvolto in una nuova consapevolezza di se stesso, comincia un vero e proprio cammino verso una sola ed unica meta....la conoscenza. Quella conoscenza che Yahweh nega ai suoi figli, quella conoscenza che potrebbe portare alla morte o ad un destino peggiore. Nell'abisso in cui viene gettato, Lucifero fa la conoscenza di alcuni personaggi che volutamente o inconsapevolmente lo porteranno alla sua meta. Raggiuntala Lucifero non si accontenterà di questo....ma punterà direttamente al cielo....ad Eden, tornerà alla casa del Padre a chiedere spiegazioni? A muover guerra? Oppure a?.......non dirò nulla di più, il libro va letto, divorato annusato...vissuto.
I personaggi che Alessandro Cortese descrive, vivono di vita propria, sono tridimensionali, reali....anche coloro che ricoprono un ruolo più o meno marginale. Dagli uomini, agli Angeli, alle donne, Eva e Lilith, figure simili ma diametralmente opposte, remissiva ed obbediente l'una, ribelle e mai doma l'altra, che dominano la scena con un impeto unico. Ho amato da subito le ambientazioni descritte da Alessandro nei suoi libri, immagini che mi appartengono, da lettore di fumetti e giocatore di ruolo quale sono. Il modo in cui descrive le scene, i dialoghi che i personaggi hanno, portano dentro tanto di quel che Alessandro ha letto e visto, dato che ogni scena ha un tiro ed un taglio totalmente cinematografico, che rende possibile la totale focalizzazzione di ciò che accade. E poi....Lucifero è davvero così cattivo?.....ed il Padre di tutto è davvero così buono e misericordioso? E gli Angeli sono davvero esseri così ricchi di virtude e conoscenza?
Non lo dirò.....dovrete leggere per sapere!
Credo che la cosa migliore che si possa dire del modo di scrivere di Alessandro sia freschezza, le sue parole sono come una ventata di brezza estiva, originali, moderne ed antiche al tempo stesso. Nel suo romanzo oltre alla Bibbia possiamo trovere citazioni dalla divina commedia di Dante Alighieri, o dell'arte della guerra di Sun Tzu, al manifesto del teatro contemporaneo eliocentrico di Rolando Macrini, fino al teatro di Pirandello. Fino alla filosofia di Nietzsche e Zarathustra....insomma, una vasta cultura scritta orientata a trecentosessanta gradi. Io personalmente non vedo l'ora di poter leggre la conclusione di questa storia unica ed avvincente, fatta di colpi di scena e macchinazioni machiavelliche, di una lotta mentale e spirituale innalzata ai massimi livelli.
Se mai vorreste leggere un solo libro quest'anno....fate che sia questo!
Ringrazio il mio amico Alessandro per cio che ha scritto e scriverà, ringrazio Arpanet che pubblica le sue opere, e spero che in tanti possiate conoscerlo sulle sue pagine scritte, o personalmente ai suoi seminari ricchi di conoscenza ed ironia, perchè è davvero un ragazzo speciale.....
leggete "perdute genti" leggete.
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