Trentuno anni sono passati, da quella tragica notte , dove due importantissime persone, due grandi Italiani sono morti, e con "bella ciao" in sottofondo, scrivo queste righe, con un gran dolore nel cuore, poichè come accade nel nostro paese, queste due persone hanno compiuto un sacrificio in vano.
Sto parlando dello statista Aldo Moro, ex leader dei democratici cristiani, che aveva una visione d'insieme e unica della sua Italia, e dell'eroe Peppino Impastato, che ha fatto della lotta alla mafia, la sua unica ragione di vita. Trentuno anni, troppa acqua passata sotto i ponti, tante facce che cambiavano, ma intenti sempre identici, e la nostra vita, la nostra penisola è sempre più allo sbando, sempre nelle mani degli stessi filibustieri, in mano a dei lupi vestiti da agnelli!
Caro signor Moro, e caro Peppino, mi dispiace, mi dispiace da morire che a nulla è valso il vostro dono, la bella Italia non vi era allora, e purtroppo non vi è oggi, ed io mi sento impotente, legato perchè i miei occhi vedono, le mie parole rimangono inascoltate, e la solita lordura continua a ferirci!
Mi dispiace, mi dispiace davvero tanto...
Da i cento passi, MODENA CITY RAMBLERS, e CISCO BELLOTTI
"ERA UNA NOTTE BUIA DELLO STATO ITALIANO QUELLA DEL NOVE MAGGIO SETTANTOTTO, LA STRAGE DI VIA CAETANI, E IL CORPO DI ALDO MORO........L'ALBA DEI FUNERALI DI UNO STATO!"
Ma una cosa ancora mi sento di dirla, resistiamo, resistenza sempre e comunque, anche quando temiamo di essere sconfitti, l'importante è resistere! Con gli occhi aperti, la testa alta, l'espressione fiera, ma.......soprattutto col pugno sinistro ben alzato al cielo, perchè niente è più libero dell'azzuro del baleno......
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