Salve a tutti coloro che leggono queste mie parole digitali, se siete lettori di vecchia data già mi conoscete, se invece siete dei neofiti.....e vi assicuro che non è una parolaccia, vi premetto che sono un sentimentale sognatore, ma davvero, e non come alcuni millantatori di utopie, e così, seguendo questo filone, vi racconterò cosa mi è successo poco fa al lavoro.
Dopo aver lavorato duramente, noi operai metalmeccanici, ci concediamo una pausa, e così parlando del più e del meno, è venuto fuori il solito discorso sulla scuola.....e lì ho cominciato a camminare sul viale dei ricordi, visto che dal mio diploma sono già trascorsi 11 anni.
Allora ricordando ho deciso di scrivere questo post, ponendolo in una forma paricolare, sperando che vi piaccia......
IO CHE A SCUOLA...andavo in autobus quando andava bene, altrimenti dovevo andare a piedi
IO CHE A SCUOLA...il primo giorno delle superiori avevo paura
IO CHE A SCUOLA...il secondo giorno già mi sentivo grande
IO CHE A SCUOLA...sedevo al primo banco...perchè ci vedevo poco, non perchè ero un secchione!
IO CHE A SCUOLA...non volevo dividere mai la merenda con nessuno
IO CHE A SCUOLA...andavo solo per disegnare
IO CHE A SCUOLA...leggevo i fumetti in classe mentre il prof. spiegava!
IO CHE A SCUOLA...studiavo soltanto la storia, e la storia dell'arte
IO CHE A SCUOLA...avevo quattro in matematica
IO CHE A SCUOLA...nei compiti in classe di matematica, riuscivo a copiare solo a quelli che il compito lo sbagliavano, e quelli che sapevano farlo non te lo passavano mai!
IO CHE A SCUOLA...mi prendevo la mia rivincita nei compiti in classe di storia! Ma poi lo passavo a mezza classe!
IO CHE A SCUOLA...scherzavo con tutti, perchè era bello ridere, anche solo guardandoti in faccia, ed era bello ancora di più quando il prof. ti osservava, e il bastardo del tuo compagno di banco ti faceva ridere apposta!
IO CHE A SCUOLA...mandavo affanculo il mio compagno di banco!
IO CHE A SCUOLA...chiamavo quasi tutti i miei prof. per nome
IO CHE A SCUOLA...ho conosciuto i miei migliori amici, con cui ho diviso e condiviso la vita, perchè insieme abbiamo imparato cosa significa essere amici!
IO CHE A SCUOLA...mi innamoravo della ragazza dell'altra classe che neanche sapeva che esistessi
IO CHE A SCUOLA...pensavo di aver capito cosa significava innamorarsi, e quando mi sono innamorato davvero, ho capito che non avevo ancora capito niente!
IO CHE A SCUOLA...facevo filone con i soliti per andare a fare colazione alla "Bresciana"e puntualmente venivamo tanati da qualcuno!
IO CHE A SCUOLA...andavo volentieri anche se dovevo essere interrogato e non avevo studiato un cavolo, perchè in un modo o nell'altro riuscivo a cavarmela
IO CHE A SCUOLA...guardavo i miei compagni, pensando a chi avrei fraquentato ancora arrivato a 30 anni
IO CHE A SCUOLA...ci ripenso ora che sono arrivato a 30 anni!!!!
IO CHE A SCUOLA...avevo tanti sogni negli occhi, tante speranze, e mai avrei pensato di ritrovarmi operaio metalmeccanico
IO CHE A SCUOLA...non ero brillante
IO CHE A SCUOLA...ero il classico..."il ragazzo è intelligente, ma fa il minimo indispensabile"
IO CHE A SCUOLA...con il minimo indispensabile, ho fatto un esame di maturità brillante
IO CHE A SCUOLA...per la prof. di disegno dal vero, nella vita non avrei concluso nulla perchè per lei ero un buono a nulla
IO CHE A SCUOLA...non l'ho mai fatto, ma ce la mando ora affanculo, e con molta gioia, perchè di me non aveva capito un cazzo!!!!!!!
IO CHE A SCUOLA...non vedevo l'ora di finirla ed andarmene, mentre ora pagherei per poter rivivere almeno un giorno!
IO CHE A SCUOLA...ero GIUSEPPE!!!!!!!!!!!!
Spero che chi leggerà questo post, mi regali il suo commento, contribuendo così a questo pensiero nostalgico,che ha albergato in noi almeno una volta, e che in tutte queste cazzate da me scritte, si riveda almeno in una!
Per chi volesse, sentitevi liberi di mandare queste mie parole a chi più vi aggrada......un saluto a tutti con le solite mania carciofo......
........PEPPE....
Mi sono rivisto in molte cose... anche se in matematica ero bravo e, soprattutto gli ultimi due anni, contavo con terrore i giorni che mi separavano dalla maturità perchè ho preso subito consapevolezza che quei giorni spensierati, senza pensare al domani, non sarebbero mai più tornati... ed ho pianto l'ultimo giorno di scuola, cercando di esorcizzare quell'idea...
ReplyDelete...che purtroppo era giusta...
Anche di me, quasi tutti i professori, non avevano capito nulla ed alcuni sono arrivati ad odiarli... magari tornare indietro nel tempo con la consapevolezza che io sono io e loro... beh, loro non sono un cazzo!
Grazie Peppe per questo viaggio indietro nel tempo dal gusto dolc-amaro
Post perfetto, emozionante e ponte per i tempi andati!
ReplyDeleteAggiungerei solo, se me lo permetti....
IO CHE A SCUOLA....facevo sciopero lo stesso anche se tutta la mia classe entrava, perchè la differenza la fà l'idea in cui credi e non la massa.
IO CHE A SCUOLA....eccellevo nelle materie umanistiche....e facevo la RAGIONERIA....perchè il bello nella vita è riuscire in qualcosa usando la via più difficile!
IO CHE A SCUOLA....provavo ad'immaginare il mio futuro e se avessi saputo che ci sarebbe stato IL BRIEFING DEL VENERDI', avrei fatto di tutto per diventare grande!
Ciao Ragà.
Grazie mille ragazzi, mi fa veramente piacere che il mio post vi sia piaciuto, e che vi abbia regaleto quella malinconia che si è impadronita di me mentre srivevo!
ReplyDeleteEra questo il mio intento! I ricordi di quei tempi credo che non ci abbandoneranno mai, e l'emozione che ho provato io nello scrivere, e voi nel leggere, queste amebe putride(come avrebbe detto zio tibia)della gioventù di oggi, non sa neanche dove sta di casa!
Grazie, grazie davvero di cuore, anche se non siete stati mai miei compagni di classe, è come se lo foste!!!!!!